venerdì 30 settembre 2011

Conclusa la campagna di raccolta firme per il Referendum di abrogazione del Porcellum


Con la fine di settembre si è praticamente conclusa – anche da parte di Sinistra Ecologia Libertà (SEL) di Rovigo- la raccolta di firme per i referendum popolari che abrogheranno l’attuale legge elettorale, meglio conosciuta ormai da tutti come “Porcellum”.

La federazione polesana di SEL – partito che a livello nazionale fa parte del Comitato promotore dei referendum – esprime la propria soddisfazione per la grande partecipazione ai banchetti in piazza, dove spontaneamente la gente è corsa a firmare, e presso gli uffici comunali: è un segnale politico forte, quello inviato, per il cambiamento della legge e per restituire ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti al Parlamento nazionale.

I risultati di quella legge, che lo stesso ministro proponente Calderoli all’epoca definì “una porcata”, sono sotto gli occhi di tutti: un Parlamento di “nominati”, composto in larga parte da personaggi che devono l’elezione non ai tanto ai propri meriti e alla capacità di attrarre gli elettori, ma soprattutto al favore dei segretari di partito, ai quali solo rispondono.
Per non parlare di chi deve la propria elezione al “gradimento” estetico procurato a un “sultano” sulla via del tramonto, praticamente proprietario del partito di maggioranza.
SEL Rovigo pertanto ringrazia i cittadini e le cittadine che si sono recati a firmare e si augura che la  forte mobilitazione abbia presto risposte adeguate.

mercoledì 28 settembre 2011

Il Consigliere Nalin incontra la frazione di Sant'Apollinare

Sant’Apollinare, sabato 24 settembre, ha ricevuto la visita del consigliere di SEL/IDV Giovanni Nalin che accompagnato da una giornalista della Voce di Rovigo ha verificato alcune note criticità presenti nella frazione e segnalate più volte dai cittadini.

La prima tappa è stata in via Baracca dove ha incontrato alcune persone, tra cui l’ex consigliere comunale Cinzia Sivier, che hanno fatto presente la pericolosità di tutta la strada che da Sant’Apollinare conduce a Fenil del Turco a causa della carreggiata stretta e della velocità con cui viene spesso percorsa.

Nella parte dopo Ponte Canozio sul Canalbianco all’altezza di Via Fedeli la situazione è peggiorata dalla forma ellittica della curva a 180°.
Con l’asfalto anche lievemente bagnato i mezzi perdono aderenza e terminano la corsa nel campo a lato della strada o in casi disgraziati contro i mezzi provenienti dalla corsia opposta.Il consigliere si farà parte attiva in Consiglio Comunale per capire le soluzioni che l’Amministrazione Comunale intenda adottare.

La visita è proseguita presso  l’Azienda Cerealicola Roana che ha sede in un’area densamente abitata.La Ditta crea, in base a quanto segnalato dai residenti, problemi di rumore anche notturno oltre che di emissioni dai silos di pula,  residuo della trebbiatura dei cereali, che in certi periodi dell’anno ricoprono le superfici delle case, delle auto, dei marciapiedi, ecc….Anche in questo caso Nalin verificherà con gli uffici comunali competenti lo stato delle cose.

Infine l’incontro con Luciano Malin, primo firmatario di numerosi esposti a nome dei cittadini residenti nelle vicinanze del depuratore comunale. Malin ha dichiarato che molto è stato fatto per migliorare la situazione delle emissioni odorigene negli ultimi tempi, ma che tutt’ora - soprattutto nei mesi particolarmente caldi - la situazione diventa insopportabile per chi vive a poche centinaia di metri dal sito.

Il consigliere comunale è a disposizione dei cittadini di Rovigo che abbiano segnalazioni da sottoporre alla sua attenzione.

martedì 27 settembre 2011

Crisi e paradossi finanziari. Ovvero come uscire dal pantano?

 di G. Pizzo, SEL Venezia
 
Dopo il tracollo del settembre 2008, la finanza pubblica dell’Occidente ha iniettato nel sistema bancario enormi quantità di denaro per far fronte alla crisi di liquidità che l’esplodere della bolla speculativa aveva generato. Mai nel dopoguerra si era assistito a un piano di salvataggio di così ampie e sistemiche proporzioni realizzato a suon di miliardi di euro/dollari per ricapitalizzare il sistema bancario americano ed europeo. Con quella manovra si voleva evitare che il collasso del sistema finanziario trascinasse con sé l’intera economia mondiale dando il via a una recessione analoga a quella degli anni ’30.
Nel 2010, nel giro di pochi mesi, i principali istituti finanziari e bancari sono tornati a macinare profitti, grazie agli impieghi realizzati proprio con la liquidità addizionale messa a disposizione dagli Stati. Impieghi finanziari che solo in minima parte hanno favorito progetti imprenditoriali e industriali diretti. La stragrande maggioranza di quelle risorse sono invece tornate – come se nulla fosse successo pochi mesi prima – a puntare sui prodotti offerti dalla finanza speculativa e d’azzardo.
Insomma, mentre gli Stati s’indebitavano, buttando nel cestino, nel volgere di pochi giorni, decenni di dichiarazioni solenni sull’inderogabilità dei patti di stabilità, stracciando impegni sovranazionali basati sul rigido rispetto di politiche monetarie restrittive quale unico baluardo contro l’instabilità (chi si ricorda più dei vincoli di Maastricht oggi?), ebbene di fronte a questa svolta epocale, le Banche con totale non chalance confermavano quelle stesse regole di gestione e di massimizzazione dei profitti che le avevano condotte tra il 2007 e il 2009 sull’orlo della bancarotta.
Per usare un’immagine speriamo efficace, la storia a cui abbiamo assistito nell’ultimo biennio è quella di un naufrago che, salvato dai flutti nei quali, a scienza certa, stava affogando, appena riprende fiato, non trova nulla di meglio che correre a comprare una pistola con la quale uccidere il proprio salvatore. Basta guardare ai crudi fatti perché ne risulti confermata questa paradossale ma purtroppo autentica storia.
Le decisioni di investimento, di impiego e di smobilizzo messi in atto dagli operatori finanziari, direttamente o indirettamente, corrispondono a questa immagine: infatti un buon numero di queste istituzioni hanno puntato sul fallimento di alcuni Stati dell’Unione europea, gli stessi che pochi mesi prima avevano anch’essi deciso il loro salvataggio.


E’ un dato di fatto che dagli attacchi speculativi a Irlanda, Grecia, Portogallo, Spagna e Italia – i cosiddetti PIGS - alcuni investitori ribassisti hanno ricavato ingenti margini. Dove sono ora finite quelle prese di profitto? Certamente al sicuro, in qualche banca svizzera o in qualche fondo off-shore, o semplicemente su altre piazze finanziarie mondiali considerate più sicure. L’effetto cumulativo delle ondate speculative torna ora come un boomerang e sembra non voler risparmiare nessuno.

lunedì 26 settembre 2011

Tutti in piazza con Nichi Vendola il 1° ottobre: ora tocca a noi



Rivolgo un appello alle donne e agli uomini che non si rassegnano ad assistere impotenti al declino italiano, alla distruzione di vincoli sociali e democratici che rendono unita la comunità nazionale del Paese. A questo siamo ormai giunti con la destra al governo. In un crescendo di diseguaglianze e ingiustizie sociali, di smarrimento di un ruolo e di una funzione dell’Italia dentro l’Europa e nel mondo, di pieno spossessamento dei diritti, nel campo del lavoro, dell’ambiente, del sapere, della sfera soggettiva e individuale delle persone.
La crisi economica, a lungo negata come non ci dovesse riguardare, si manifesta ora in tutti i suoi effetti dirompenti, disgreganti, duraturi nel tempo, tanto sulla vita delle singole persone come su quella delle istituzioni, a partire da quelle più prossime ai cittadini, come i tanti comuni italiani messi ormai nelle condizioni di rinunciare a programmare lo sviluppo del proprio territorio.
C’è un paese colpito al cuore, smarrito, umiliato e offeso, intaccato ormai alla radice in quel che di più prezioso possa dirsi convinto: il senso di una speranza, di una possibilità autentica di cambiamento, di costruzione di una prospettiva dignitosa e libera di futuro per ciascuno, a partire da quelle ragazze e quei ragazzi che si aprono al compimento stesso della loro esistenza e oggi la intravvedono densa di minaccia anziché di possibilità.

venerdì 23 settembre 2011

Non sarà il “il dolce naufragar”…




 Bottrighe

Nessuno poteva prevedere che la satiriasi, malattia del sesso, potesse governare un giorno uno stato moderno e democratico, senza che nessuno potesse efficacemente intervenire per accertarne la gravità e la natura. Non era previsto che una Maggioranza parlamentare, assoggettata al governo dispotico, elargisse favori e prebende di specie diverse e che un’Opposizione risultasse incapace di coglierne la gravità, rimuovendola.
Non sarà il “il dolce naufragar” che risanerà il tessuto sociale ed economico della nostra Penisola travagliata. Quando questo potere verrà meno, conteremo i danni visibili. Gli altri nessuno saprà mai quantificarli.
Nella regione vicina, Bologna la dotta, con il suo sindaco Merola, ha iniziato a muovere i primi passi, rendendo libero il centro storico, prigioniero dei rumori e dei miasmi invasivi dalla motorizzazione diffusa, dando voce alla cittadinanza, incredula di esistere ancora dentro le sue mura. I motori hanno così abbandonato lo spazio lasciando liberi di vagabondare vocaboli frastornati dalla gioia d’esistere. Sono riapparsi nuovi e vecchi fonemi, dimenticati e sconosciuti tra le pareti solenni dei palazzi storici, nei pressi delle locande, tra i vicoli stretti percorsi liberamente senza timore alcuno.
Si è festeggiato nelle serate settembrine.

Il ponte Castello, nella città adriese, non prova stupore per lo spazio rubato ai suoi cittadini con le alienazioni diaboliche e compensative. Bobo e i suoi moschettieri, vogliono “introitare” freschi denari per il “sociale”. Nobilissimo pensiero il loro, audace, se non fosse corroso dall’impulso partitico di assumere un nuovo dirigente, accrescendo in tal modo la spesa amministrativa. E’ questo un esempio di disordine mentale, schizofrenico anche per i loro elettori.
I guai per noi tutti è che non c’è alcun progetto di città, in questa Amministrazione recidiva. Appiccicata ad una gestione del potere che non risponde ai bisogni di trasparenza e lungimiranza. Che vive come se il tempo e lo spazio fossero altro da loro, nipotini sperduti degli sciamani nazionali B&B.

giovedì 15 settembre 2011

Nella città di Adria

In questo tempo caimanico-bossiano, le parole oltraggiose sono cresciute ancora; hanno trovato spazio nelle menti meschine della penisola nostrana; sono traslocate perfino fuori confine per convenienza di pochi e trascuratezza di molti.
Gli oppositori italioti, strabici nelle giornate migliori, tentano di opporsi a questo estenuante regime godereccio-mediaitico, capriccioso ed insolente. Gli oltraggiati vocaboli non riconoscono più le loro brutte copie, quelle truccate e incipriate che varcano i portoni dei Poteri. Che cinguettano con la religione di cartone nelle cerimonie solenni e propagandate nell’etere innocuo. Si nutrono delle stanchezze altrui; peggio, infiacchiscono gli animi, li rendono opachi; s’insinuano nelle menti compiacenti.
Una democrazia sospesa attende d’essere riconosciuta pienamente nel territorio inquinato nazionale, mentre i partiti, tenutari delle caste minori, cercano con affanno di non affondare definitivamente in questo pericoloso scialbore.
I vocabolari della lotta e della speranza, sempre più numerosi, si attrezzano alla luce del sole per porre fine a questo regno barbarico.
Ci vorrà tempo e pazienza.

Nella città di Adria, avvolta da un’insolita calura settembrina, la Giunta delle grandi promesse si trova più che mai in difficoltà davanti alla crisi

venerdì 9 settembre 2011

Costituzione del primo circolo cittadino di Sinistra Ecologia Libertà

Care Amiche/ci, Compagne/gni siete caldamente invitati a partecipare all'incontro costitutivo del primo Circolo Cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, che si terrà
giovedì 15 settembre 2011, con inizio alle ore 21.00, presso la sede Provinciale ARCI in Viale Trieste 29 a Rovigo.
Nel corso della serata verranno discussi finalità, linee programmatiche e organizzative, deciso il nome del Circolo, eletti il Cooordinatore/ice, il Tesoriere e proposti eventuali altri ruoli specifici da concordare insieme.
L'invito a partecipare all'incontro è esteso anche ai semplici simpatizzanti ma ricordo che per poter partecipare e concorrere alla votazione delle cariche è necessario essersi iscritti o aver rinnovato il proprio Tesseramento al 2011.




L'impegno di SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' va verso la costruzione di una grande sinistra per l'Italia in un momento complicato per la vita politica del nostro paese. E' però un impegno che viene giornalmente ripagato dall'impegno, l'adesione, l'entusiasmo che tanti, ma soprattutto tante, ci stanno dimostrando sui territori dove siamo presenti.
In un contesto di crisi economica, culturale e politica del nostro Paese, SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' ha ripreso un cammino per la costruzione di un soggetto capace di una vera "rivoluzione gentile" dei modi, dei tempi e delle forme della politica. Un soggetto che ha ben chiaro che deve assumere dalle donne la modalità di riconoscimento preventivo dell'umano e la capacità di essere sempre in sintonia allo stesso tempo con la natura e il mondo del lavoro. Dai giovani deve copiare la straordinaria capacità di reazione ideale che mettono nell'attraversare il buio della precarietà in cui sono stati sprofondati. L'abbiamo chiamata la POLITICA MIGLIORE PER UN MONDO MIGLIORE.
Abbiamo per Presidente Nichi Vendola che sta facendo della Puglia, con il suo buon governo e tra impedimenti di ogni genere, una regione che dimostra giornalmente che cambiare in meglio è proprio possibile.
L'abbiamo fatto recentemente per i referendum per l'acqua pubblica, contro l'idea di scegliere il nucleare quale fonte energetica proponibile, contro la legge sul legittimo impedimento che l'unica cosa che può impedire è che tutti siano uguali davanti alla legge. Lo abbiamo anche fatto nella tornata delle elezioni amministrative di comuni e province dove la presenza di SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' ha iniziato a dimostrare la propria indispensabilità per al vittoria delle sinistra in campo.

lunedì 5 settembre 2011

Sel Rovigo aderisce allo sciopero generale del 6 settembre

Aderiamo con convinzione allo sciopero generale proclamato dalla CGIL per contrastare la manovra iniqua che abbatte la sua scure nei confronti dei cittadini più deboli di questo paese: i lavoratori onesti, gli ammalati, i precari, i diversamente abili.
Ancora oggi non è certo quale provvedimento il Governo farà approvare al Parlamento visto che le forze di maggioranza sembrano essere in queste ore in un preoccupante stato confusionale; certamente, però, dall’impianto della manovra di Ferragosto è chiaro che, ancora, rimarranno intoccati i grossi patrimoni, i grossi redditi, le rendite dei ricchi.

domenica 4 settembre 2011

Avvio della raccolta firme per il Referendum abrogativo modifiche art.30 Legge Parco

da sinistra Beppe D'alba, Elia Barchetta, Massimo Benà, Mirko Bolzoni, Lorenzo Feltrin e Maria Luisa Rizzato
Ieri all'Arci si è tenuta la conferenza stampa per l'avvio della raccolta delle firme da parte di Sel, IdV, la FdS e i Verdi  per il referendum regionale di abrogazione delle modifiche all'art. 30 della Legge istitutiva del Parco regionale veneto del Delta del Po, approvate dal Consiglio regionale nel luglio scorso.
Le firme da raccogliere sono 30mila entro marzo 2012, in tutte le province del Veneto. Si confida di riuscire, ma serve la mobilitazione più ampia possibile perchè l'esito del referendum sia positivo, come è avvenuto per i referendum di giugno su acqua, nucleare e legittimo impedimento.

Riporto qui  il  testo del mio breve intervento di ieri:
La modifica operata  dal Consiglio regionale nel luglio scorso è senza ombra di dubbio una  vergogna per la politica veneta,