venerdì 30 dicembre 2011

Convegno sul Parco: Delta del Po un territorio unico, un unico territorio


Incontro pubblico organizzato dalla Federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà. 
Interverranno come relatori esperti ambientali, componenti dei Comitati tecnico scientifici del Parco ed esperti di diritto ambientale e di pianificazione del territorio.

Intervento conclusivo di Grazia Francescato, membro del Coordinamento nazionale di SEL e del Forum Sel Beta (beni comuni, territorio, ambiente, agricoltura)

La possibilità di celebrare i venti anni della Legge Quadro sulle aree protette (n. 394 del dicembre 1991) ci offre l'occasione di fare il punto sulla situazione del Delta del Po, partendo dalla considerazione che si tratta di un solo territorio, patrimonio ambientale e naturalistico unico nel suo genere in Italia.

Il convegno, che si terrà il 21 gennaio 2012 ad Adria, nasce dall'urgenza di riportare nel dibattito pubblico la questione del Parco del Delta del Po, essendo di fatto mancata la sua piena realizzazione. L’idea stessa di Parco ha ancora molti nemici e purtroppo trova numerosi ostacoli, soprattutto nel Veneto. Inoltre il fatto che si tratti di un Parco regionale rischia da una parte di mantenere il dibattito molto chiuso e circoscritto, dall'altra di non far percepire l’importanza di un territorio il cui valore va ben oltre i confini regionali.

Negli interventi i relatori offriranno un’analisi della situazione rispetto alla realizzazione del Parco e una prospettiva su possibili sviluppi futuri, immaginando un Parco diverso e una gestione del territorio più rispondente alle sfide ambientali ed ecologiche attuali.

Sinistra Ecologia Libertà ripropone quindi la necessità di unire i due enti in un unico Parco, per un territorio già unito naturalmente malgrado i confini regionali, ricercando - anche insieme ad altri - proposte di governo che siano all'altezza del compito.


domenica 18 dicembre 2011

L'on. Munerato, la Lega e la difesa degli operai ad intermittenza

E’ davvero bello che dopo molto tempo, la voce di un’operaia, in questo caso l'on. Munerato,  si senta anche nelle aule del Parlamento Italiano. Finalmente! Lo dico con convinzione: suggestiva la cuffia e i tappi  usati , come dice lei,  non per evitare di sentire il marito che russa, ma per non diventare sordi. Questi oggetti che l'on. Munerato ha portato nell’aula di Montecitorio parlano di un mondo che per troppo tempo è stato inascoltato, a volte irriso, spesso, addirittura indicato come troppo rivendicativo.

Invece  l'on Munerato ha ricordato che in fabbrica si sta male, che ogni ora trascorsa là dentro è un’ora faticosa sia per l’impegno fisico, sia per le condizioni di lavoro!
Gli operai, tuttavia, non sono un fiore all’occhiello da indossare di tanto in tanto a seconda delle convenienze. Chi rappresenta gli operai lo deve fare fino in fondo e sempre.
Forse l’on. Munerato era un po’ distratta, ma qualche mese fa il governo Berlusconi, cui lei ha sempre votato la fiducia

venerdì 9 dicembre 2011

Il Corso del Popolo rimanga chiuso, ma serve un nuovo piano del traffico

Siamo nel pieno ardore di considerazioni atte a capire se e come ce la caveremo dalle frustate che ci sta calando la manovra Monti ed ecco che anche dalla nostra Rovigo si sollevano problemi senz'altro minori ma non meno avvilenti. Non hanno ancora tolto le transenne dalle vie laterali e aggiornato il piano del traffico che giunge la decisione di riaprire alle auto Corso del Popolo. 
Non torniamo a ribadire tutte le motivazioni culturali, storiche, ecologiche, funzionali e urbanistiche che hanno portato con notevoli sforzi alla scelta della chiusura. È stato il passo verso la modernità più importante che la città abbia fatto negli ultimi 10 anni e che porta con sè anche la valorizzazione di molti altri interventi di recupero importanti sui principali poli storico-turistici della nostra città. 
La vivibilità di un centro storico senz'auto non puó essere ceduta in cambio di promesse elettorali a ben determinate categorie. Non puó essere ceduta nemmeno in cambio della provata pazienza di tutti quei residenti le laterali che si vedono circondati dal caos veicolare. 
Chiediamo la rapida approvazione di un nuovo piano del traffico che partendo dalla considerazione del tratto di Corso chiuso, porti a scoraggiare l'uso dell'auto in centro storico pur garantendone la penetrazione per provati motivi agli aventi diritto e potenzi al contempo una mobilità pubblica urbana più efficiente ed ecosostenibile.  Contempli la ridefinizione delle aree di sosta e di parcheggi scambiatori in un piano a tappe dalle quali non si debba tornare indietro. 
Non crediamo che i cittadini non abbiano percepito il salto di qualità e conosciamo tutti qualche scettico iniziale ricreduto. 

Sinistra Ecologia e Libertà Rovigo sta valutando le possibilità di indire un referendum cittadino in coordinamento con le altre associazioni/partiti che condividono le nostre posizioni.

Walter Sigolo
Coordinatore Comunale SEL

giovedì 8 dicembre 2011

Una manovra iniqua: domenica giornata di mobilitazione


Dopo l’illustrazione della manovra, che avevamo atteso con rispetto e senza giudizi preventivamente negativi, Sinistra Ecologia Libertà esprime una profonda contrarietà a quanto emerso nei singoli provvedimenti. Si tratta di una manovra che colpisce le fasce più deboli del paese, già ampiamente penalizzate dalla crisi, mentre esenta le grandi ricchezze e, addirittura, favorisce i maggiori responsabili della crisi stessa. Siamo nettamente contrari alla stangata sulla prima casa, sia per la reintroduzione indiscriminata dell’Ici che per la rivalutazione delle rendite catastali. Intanto, non si introduce neppure una blanda tassazione sui patrimoni. Al contrario si aumenta l’IVA!
La cosiddetta riforma delle pensioni in realtà taglia da subito gli adeguamenti alla crescita del costo della vita, allunga ingiustamente l’età per tutti, non distinguendo tra i differenti tipi di lavoro, non introduce nessuna misura che garantisca la pensione a chi oggi è giovane, spesso precario o disoccupato. In questo contesto, con lavoratori ultracinquantenni che stanno perdendo il lavoro e che dovranno aspettare troppi anni per raggiungere la pensione, le più colpite sono le donne, costrette, in un momento in cui si taglia ulteriormente la spesa sociale, a sobbarcarsi il maggior peso familiare della crisi.
Tra le tante misure che non ci convincono ce n’è una che giudichiamo potenzialmentedevastante. Si tratta della garanzia dello Stato per le passività bancarie, con scadenza da tre mesi fino a cinque anni, o a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite! Non è vero che è stato fatto in tutta Europa: è una misura che è stata applicata solo dall’Irlanda e che ha portato quel paese al fallimento. Le banche possono essere garantite, mentre i cittadini devono tirare la cinghia.
Sul versante della crescita non c’è nulla, a parte l’ennesimo regalo alle imprese con la deduzione dell’Irap. Nulla sul disastroso dissesto idrogeologico. Nulla sul Sud. Nulla sul bonus per l’incentivo alle energie rinnovabili. Nulla per rilanciare la competitività attraverso gli investimenti in innovazione e sviluppo.
Appare poi risibile, se non fosse anche preoccupante, l’abolizione delle giunte provinciali e la riduzione dei consigli. Rimangono le province come struttura prefettizia, con tanto di presidente podestà, mentre l’unica cosa è il taglio della rappresentanza e la riduzione della democrazia. Si taglia la democrazia ma non i veri costi e privilegi della politica. Tutto ciò che aveva promesso Monti sul versante dei sacrifici c’è, mentre su crescita ed equità davvero nulla. Intanto la Pdl incassa e, come temevamo, nulla si è fatto sull’asta delle frequenze (che da sola avrebbe portato in cassa alcuni miliardi di euro) e sulla patrimoniale.
Mercoledì abbiamo illustrato compiutamente le nostre critiche alla manovra e le nostre proposte alternative in una conferenza stampa, mentre domenica 11 dicembre proponiamo una giornata di mobilitazione straordinaria per informare ed ascoltare i cittadini. Sinistra Ecologia Libertà intende avviare immediatamente un largo processo di consultazione con le forze sociali, politiche ed istituzionali per chiedere che si cambi radicalmente il contenuto dei provvedimenti e che in Parlamento si avvii un confronto vero, evitando la pantomima di una discussione sotto il capestro dell’emergenza.
Coordinamento nazionale SEL
Ecco il il testo del volantino da scaricare con il parere di SEL sulla manovra del governo Monti e le nostre proposte.
Inoltre, il testo su un’altra manovra possibile e della nostra posizione sulle pensioni e previdenza.

Per Sel Rovigo è essenziale l'integrazione dei migranti : assurda la decisione di sopprimere gli sportelli badanti

Non sono ancora passati 10 anni da quando, nel Luglio 2002, venne emanata una legge, ingiusta, incivile e, come hanno dimostrato sentenze successive, anche anticostituzionale. Era la n° 189, la cosiddetta Bossi Fini. Quella legge era corretta solo in un punto: l’art 33 che cercò di mettere ordine alla scandalosa situazione in cui si impediva di regolarizzare tutte quelle persone immigrate che svolgevano funzioni di assistenza domiciliare a famiglie ed anziani: le colf e le badanti.
Il progressivo invecchiamento della popolazione, il mutamento delle condizioni sociali delle famiglie e la carenza di manodopera italiana resero obbligatoria quella sanatoria con cui molte famiglie finalmente poterono uscire dall’illegalità e regolarizzare questi lavoratori (molto spesso signore provenienti dall’Europa dell’est).
Oltre a colmare una storica assenza di servizio pubblico in questo settore che si perpetua tutt’oggi, questa legge divenne una dei principali motivi di regolarizzazione dell’immigrazione, ma la complessità delle normative per gli adempimenti formali e contributivi legati a tale attività, comprese le problematiche legate all’ingresso e al permesso di soggiorno dell’assistente, hanno fatto si che nascessero appositi uffici tesi ad orientare le famiglie bisognose di questi servizi. 
In Veneto nacque 'Info Badanti', un servizio di "Occupazione e Servizi alla Persona" progetto di Ministero del Lavoro, Regione Veneto , Patriarcato di Venezia, Caritas Diocesana e curato da Veneto Lavoro che, con una rete di sportelli presso le sedi specifiche, o attraverso i Servizi Sociali dei Comuni, divennero un interessante punto di riferimento in materia. 
Nella provincia di Rovigo la Caritas iniziò otto anni fa, seguita, dopo due anni, dai tre Centri per l’Impiego che offrivano il servizio gratuitamente a tutti i soggetti interessati. Dalla partenza di questo servizio e grazie ai 14 operatori impegnati ogni giorno, gli sportelli hanno garantito legalità assistenza e trasparenza, contribuendo in maniera determinante a far emergere e contenere il lavoro nero e attenuando i conflitti con questi lavoratori immigrati che già vivono un percorso ad ostacoli nell’integrazione sociale.

Dal 30 Novembre tutto questo non sarà più possibile. A causa del blocco temporaneo delle assunzioni disposto dall’ente della Regione Veneto cessano i contratti di lavoro per gli operatori, gli uffici chiudono e si torna alla situazione antecedente il 2002 facendo mancare questo importante punto di riferimento. Torneremo al passaparola e ai bigliettini affissi nei posti più improbabili dai quali nessuno saprà con chi altro ha a che fare e senza più garanzie di serietà e legalità.

Sinistra Ecologia e Libertà considera essenziale l’incontro e l’integrazione/inclusione dei migranti nella società a partire dal riconoscimento dei diritti dei lavoratori e “ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa” secondo quanto previsto dalla nostra Costituzione. Riteniamo pertanto assurda la decisione di sopprimere in Veneto gli “sportelli badanti” . 
Ancora una volta si dimostra come, quando ci sono da operare tagli per mancanza di finanziamenti, i primi a subirne le conseguenze sono le classi più disagiate e bisognose in cui però, questa volta, non ci sono solo disperati provenienti da paesi in via di sviluppo ma figurano anche i nostri anziani e i nostri disabili.

Walter Sigolo

Coordinatore comunale Sinistra Ecologia e Libertà Rovigo circolo Alex Langer