venerdì 30 agosto 2013

Comunicato stampa di Sinistra Ecologia e Libertà a sostegno di Don Albino Bizzotto e osservazioni al PTRC

Gentile cronista. 
le chiederei di dare spazio al seguente comunicato stampa della federazione 
polesana di SEL circa lasoldarietà del partito a Don Albino Bizzotto e le 
osservazioni al PTRC Veneto
La ringrazio per l'attenzione rivolta e la saluto distintamente
Mirko Bolzoni 
Coord prov.le SEL ROVIGO
Comunicato stampa di Sinistra Ecologia e Libertà a sostegno di Don Albino Bizzotto e osservazioni al PTRC

Alla scadenza dei termini per la presentazione delle osservazioni al PTRC, SEL 
Veneto ha inoltrato le osservazioni alla Giunta Regionale del Veneto 
ed ha sottoscritto le osservazioni avanzate da ALTRO.VE, per altro redatte da 
molti esponenti e professionisti che aderiscono a SEL.
I puti evidenziati riguardano:
1) il nuovo PTRC non può avere “valenza paesaggistica” poiché non rispetta le 
disposizioni del Codice e rinvia a data da destinarsi l’approvazione dei 
“Piani d’ambito”. Quindi non possono essere abrogate le norme di salvaguardia 
vigenti del PTRC del 1992, salvo dare il via libera all'ulteriore devastazione 
del territorio : viene da chiedersi se il Soprintendente regionale ne sia 
consapevole e perché avvalli tale Piano.
2) il nuovo PTRC non rispetta i Piani di assetto idrogeologico , né adotta una 
qualsiasi misura efficace per la tutela ed il risanamento dell’atmosfera, dando 
il via libera generalizzato a centrali elettriche di ogni tipo, numero e 
dimensione, e continuando ad incentivare il traffico su gomma con il delirio 
di progetti autostradali promossi dalle solite società
3) il nuovo PTRC dà carta bianca alla Giunta regionale , delegando ad essa 
ogni decisione sull'individuazione e l’approvazione dei grandi e meno grandi 
“Progetti strategici “ che, con le nuove autostrade e strade a pagamento in 
project financing , sono di fatto l’unico vero obiettivo di Zaia: il potere 
decisionale sul governo di gran parte del territorio regionale è di fatto 
espropriato ai Comuni ed allo stesso Consiglio regionale che, con queste norme, 
darebbe totale delega alla Giunta regionale ; il nuovo PTRC crea attorno a 
tutti i caselli autostradali e alle stazioni ferroviarie una zona franca di due 
chilometri di raggio dove ogni decisione , favorevole o contraria, su nuovi 
insediamenti , sarà frutto di accordi tra i proprietari delle aree e la Giunta 
regionale , con la massima discrezionalità concessa dalla totale assenza di 
regole certe.
4) Al di là delle dichiarazioni quotidiane dell’assessore Zorzato, non vi è 
alcuna norma minimamente cogente ed efficace per contenere il consumo di suolo 
che, nel Veneto, è ai massimi livelli in Italia ed in Europa. 

Nei gioni scorsi Dino Facchini, coordinato regionale di SEL e una delegazione 
composta, fra gli altri dal responsabile ambiente Oscar Mancini, è andato a far 
visita a Don Albino Bizzoto dimostrandogli tutta la solidarietà del partito 
che, per la difesa del territorio, è certamente al suo fianco ed ha da tempo 
espresso preoccupazioni per la selvaggia politica di devastazione del 
territorio voluta anche da questa Giunta Regionale. Il comitato Federale 
Palesano di SEL esprime solidarietà per la lotta del sacerdote padovano. 

lunedì 19 agosto 2013

Quanto vale la salute nel Delta del Po?

Quanto vale la salute nel Delta del Po? Poco, molto poco secondo il “metro” dei loro sindaci: in alcuni casi meno di dieci euro ad abitante! Un manciata di monete in cambio del silenzio tombale su uno degli scempi peggiori che il Polesine si è trovato a subire per effetto della Centrale Termoelettrica di Polesine Camerini: quello dell’inquinamento atmosferico e delle acque. Questo mentre in tribunale è a dibattimento la possibilità su una possibile correlazione tra malattie pediatriche ed emissioni della centrale, soprattutto in considerazione del fatto che questo accordo stabilisce inoltre che gli enti firmatari “si impegnano a rinunciare ad azioni, anche future, civili, penali e amministrative, per eventi collegati al funzionamento della centrale e verificatisi fino ad oggi.” Ci sembra dimostrata, ancora una volta, la teoria della sentenza di condanna dei dirigenti dell’Enel del 2011 in cui è sostenuta la incapacità da parte dei piccoli territori polesani di tenere “la schiena dritta” di fronte lo strapotere di un colosso economico come quello dell’Enel.
Ribadiamo l’idea che un territorio come quello del Delta debba essere tutelato e protetto e per questo riteniamo che, accanto allo smantellamento dell’attuale centrale, debba esserci la bonifica del territorio circostante ed anche un progetto per lo sviluppo di un’area in cui la presenza di una centrale è stata, è e sarà sempre un deturpamento di un biotipo più unico che raro.