sabato 12 novembre 2011

"Anche a Rovigo la casta non si tocchi, anzi: si moltiplichi!"

E’ questo il messaggio che l'Amministrazione Piva ed i partiti che la sostengono hanno dato alla città.
Assistiamo ogni giorno agli anatemi della politica politicante  che, ad ogni piè sospinto, lancia i suoi strali per la limitazione della partecipazione democratica negli Enti Locali: riduzione del numero dei consiglieri comunali e dimezzamento di quelli provinciali.
Nel frattempo si decide di introdurre un compenso per il Presidente di As2 che, se sarà equivalente a quello dei Presidenti delle altre Aziende, varrà quanto il costo complessivo di quasi 20 Consigli Comunali.
“Cambiare tutto per non cambiare nulla” verrebbe quindi  da dire citando il sempre attuale “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa ed infatti, quando si tratta di garantire i privilegi di un certo modo di fare  politica, che qualcuno definisce “ Privilegi della Casta”, Rovigo non fa eccezione.
Lo si è visto nell’ultimo Consiglio Comunale quando Nalin, il consigliere di SEL ed IDV, ha presentato la mozione in cui, semplicemente, si chiedeva che il nuovo presidente  di As2 svolgesse la sua funzione senza percepire alcuna indennità come era accaduto per chi lo aveva preceduto, avviando nel frattempo una verifica della situazione in tutte le Aziende pubbliche, e la maggioranza ha votato compatta contro.
 In compenso la mozione presentata da Nalin è stata etichettata come “populista”, dimenticando che posizione analoga era stata espressa anche da Contiero e Mainardi in uno dei tanti passaggi politici necessari per tamponare la crisi latente nella coalizione al governo della città.
Quando si tagliano pezzi di democrazia, come la rappresentanza nei Consigli Comunali, allora va tutto bene, ma se, più semplicemente, si pensa di risolvere la questione dei costi della politica partendo dalla radice del problema e cioè riconsiderando, come ha proposto Giovanni Nalin nel dibattito consiliare sulla mozione da lui presentata, i lauti gettoni di presenza e le indennità istituite per consentire a politici “trombati” di tenersi a galla facendo pagare così alla collettività il consenso elettorale ricevuto, allora iniziano i distinguo ed è facile imbattersi su chi predica bene, ma razzola male!
Infine non possiamo esimerci dall’esprimere delusione nei confronti del Movimento 5 Stelle che, col clamore di piazza che fa sui costi della politica, si è limitato, come del resto ha fatto il consigliere Masin,  ad astenersi sul provvedimento dopo avere anche votato a favore della introduzione del gettone di presenza ai Consiglieri di Nanotech in un precedente Consiglio.
Se questa è la coerenza tra quanto sostenuto in campagna elettorale e quanto poi accade nell’aula Consigliare, ne vedremo ancora delle belle nei prossimi mesi!
Rovigo, 12 novembre 2011
Mirko Bolzoni 
Coordinatore Prov.le  SEL

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