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lunedì 12 marzo 2012

PER SEL I PARCHI POSSONO COSTITUIRE UNO STRUMENTO IMPORTANTE NELLE POLITICHE DI GESTIONE DEL TERRITORIO

Abbiamo letto in questi giorni le dichiarazioni della segretaria del Cisl polesana, Valeria Cittadin, che protesta delusa  contro  alcune recenti dichiarazioni di Conti secondo cui, per ragioni legate alle autorizzazioni, si allungherebbero i tempi  per  l'inizio dei lavori  del progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle.
Senza entrare  nel merito della lunga vicenda delle autorizzazioni, ci preme soprattutto sottolineare che ci sono sembrati ingiustificate sia le accuse agli ambientalisti, che altro non fanno che chiedere nel loro diritto il rispetto della legge, anche con i ricorsi,  sia i riferimenti al Parco del delta del Po che, secondo Cittadin, non avrebbe dovuto essere istituito e che lei vede quale vero ostacolo per il progetto carbone.
Con tutto il rispetto per la persona, questa dichiarazione che non riconosce minimamente l'importanza di preservare una importante area naturale attraverso gli strumenti  normativi previsti dalla legge, il cui valore è riconosciuto oltre i confini nazionali, ci sembra molto pesante, evidentemente fuori tempo, generica e quindi  del tutto ingiustificata.

Diversamente da Cittadin e indipendentemente dalla riconversione a carbone, noi crediamo infatti, ed è per questo che abbiamo voluto parlarne con un convegno nel gennaio scorso ad Adria,  che i Parchi possano costituire  uno strumento importante nelle politiche di gestione territoriale. Il territorio in cui viviamo non può più essere considerato al pari della merce, in vendita al miglior offerente e quindi sede di progetti irrazionali ed inquinanti che rispondono solo ad esigenze particolari e private,  ma un bene comune, cioè un bene a cui tutti possono accedere, anche in futuro, con il dovere di rispettarne l’integrità.  In questa ottica il Parco  ha un ruolo fondamentale non solo nella conservazione della natura  ma anche nel ripensamento di un modello di sviluppo diverso e sostenibile. E’ venuto il tempo per tutti ormai nella politica di farsi carico della limitatezza delle risorse, del rispetto degli equilibri degli ecosistemi, della responsabilità nei confronti delle future generazioni.

Noi non sappiamo se il progetto “carbone” sarà solo ritardato oppure se questa specie di passo indietro di Conti voglia significare un sostanziale disimpegno su Porto Tolle.
In ogni caso per dare una risposta al problema occupazionale, come altri hanno proposto, riteniamo sia urgente stringere al più presto accordi con Enel  per il finanziamento e l’avvio dei lavori di smantellamento e di bonifica del sito.

Riguardo al Parco del Delta del Po e, lo vogliamo sottolineare, indipendentemente dalla centrale di Porto Tolle, ci auguriamo che presto si arrivi, in Regione e a livello nazionale, ad una proposta  per una gestione unitaria delle aree  del Parco del Delta veneto ed emiliano romagnolo e, anche se difficile, che questo possa effettivamente   modificare le prospettive di sviluppo territoriale  del Polesine e del Veneto.

Rovigo 12 marzo 2012
per SEL 
Maria Luisa Rizzato


sabato 7 gennaio 2012

Delta del Po: Programma del Convegno ad Adria del 21 gennaio

DELTA DEL PO: 
UN TERRITORIO UNICO, UN UNICO TERRITORIO
ANALISI, PROPOSTE E STRUMENTI NORMATIVI PER IL FUTURO DEL PARCO A 20 ANNI DALLA LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE

Adria 21 gennaio 2012 – ore 15
Sala Ex Istituto Canossiane, Corso Mazzini

Programma del Convegno

Relazioni:

Il territorio, la storia del Parco, normativa e aree protette:
Arch. Gustavo De Filippo 
(componente del Comitato Tecnico Scientifico Parco Delta Po Veneto)
Prof. Marco Bondesan
(componente Comitato Tecnico Scientifico Parco Delta Po Veneto ed Emilia-Romagna)
Avv. Gianluigi Ceruti
(primo firmatario Legge Quadro sulle aree protette)

Pianificazione regionale e territorio del Delta:
Arch. Carlo Costantini (AltroVe)

Verso una gestione ambientale unitaria del Delta del Po:
Dott. Valter Zago
(Coordinatore circolo SEL Delta, già Presidente Parco regionale Delta Po Emilia-Romagna)

Aree protette, cibo e agricoltura:
Dr. Paolo Giolo
(Slowfood- Condotta di Rovigo)

Beni comuni e territorio:
Prof. Carlo Alberto Graziani
(giurista, già Presidente del Parco nazionale Monti Sibillini, Resp. Parchi Forum SelBeta)

Intervento conclusivo di:
 Grazia Francescato
(Coordinamento nazionale di Sinistra Ecologia Libertà e Forum SelBeta)

Hanno confermato la loro presenza:
Il Presidente del Parco regionale veneto del Delta del Po  Geremia Gennari  
l'ex-Presidente ora Commissario liquidatore del Parco Delta del Po Emilia-Romagna Massimo Medri

La cittadinanza è invitata

venerdì 30 dicembre 2011

Convegno sul Parco: Delta del Po un territorio unico, un unico territorio


Incontro pubblico organizzato dalla Federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà. 
Interverranno come relatori esperti ambientali, componenti dei Comitati tecnico scientifici del Parco ed esperti di diritto ambientale e di pianificazione del territorio.

Intervento conclusivo di Grazia Francescato, membro del Coordinamento nazionale di SEL e del Forum Sel Beta (beni comuni, territorio, ambiente, agricoltura)

La possibilità di celebrare i venti anni della Legge Quadro sulle aree protette (n. 394 del dicembre 1991) ci offre l'occasione di fare il punto sulla situazione del Delta del Po, partendo dalla considerazione che si tratta di un solo territorio, patrimonio ambientale e naturalistico unico nel suo genere in Italia.

Il convegno, che si terrà il 21 gennaio 2012 ad Adria, nasce dall'urgenza di riportare nel dibattito pubblico la questione del Parco del Delta del Po, essendo di fatto mancata la sua piena realizzazione. L’idea stessa di Parco ha ancora molti nemici e purtroppo trova numerosi ostacoli, soprattutto nel Veneto. Inoltre il fatto che si tratti di un Parco regionale rischia da una parte di mantenere il dibattito molto chiuso e circoscritto, dall'altra di non far percepire l’importanza di un territorio il cui valore va ben oltre i confini regionali.

Negli interventi i relatori offriranno un’analisi della situazione rispetto alla realizzazione del Parco e una prospettiva su possibili sviluppi futuri, immaginando un Parco diverso e una gestione del territorio più rispondente alle sfide ambientali ed ecologiche attuali.

Sinistra Ecologia Libertà ripropone quindi la necessità di unire i due enti in un unico Parco, per un territorio già unito naturalmente malgrado i confini regionali, ricercando - anche insieme ad altri - proposte di governo che siano all'altezza del compito.


lunedì 31 ottobre 2011

L'intervento di Alessandro Zan di SEL: le energie rinnovabili sono democratiche e ci affrancano dai poteri forti



Qui sotto una parte trascritta dell'intervento di Alessandro Zan, membro della Presidenza Nazionale di Sinistra ecologia libertà:

" ....Visto e considerato che la centrale di Porto Tolle sta nel Parco del Delta del Po, uno dei più importanti parchi d'Europa - e noi dobbiamo difenderlo, anche per la biodiversità che quel parco esprime- mi chiedo: cosa ci stai a fare Ministro Prestigiacomo in quel Dicastero, se non difendi il tuo territorio, il nostro territorio, la possibilità per le persone di avere un futuro ?...
Il governo è riuscito, a tavolino, a costruire un conflitto fra la necessità di preservare un sito naturalistico di un'area così bella e la salute dei cittadini con il diritto dei lavoratori a non perdere il lavoro. Questo conflitto è inaccettabile al giorno d'oggi! Mettere i lavoratori contro l'ambiente è un delitto dell'umanità! Bisogna dirlo chiaramente a quei lavoratori: vi stanno ricattando! Questa non sarà una centrale che funziona in continuo. Ma sarà autorizzata solo per le emergenze! Già ora abbiamo visto  che tutte le centrali esistenti in Italia soddisfano il doppio della richiesta di energia esistente. ...
Ecco perchè noi diciamo che le energie rinnovabili, che soddisfano il fabbisogno di ogni cittadino, sono energie democratiche. Mentre quelle prodotte da fonti fossili e nucleari sono autoritarie. Perchè dipendono dai poteri forti, che sono i detentori di queste energie! ...
Le energie rinnovabili sono democratiche e ci affrancano dalla dipendenza di energia da fonti fossili.
Anche questa  battaglia deve concludersi con la NON riconversione della centrale elettrica di Porto Tolle e si deve ripristinare nel territorio un turismo sostenibile che dia centinaia e centinaia di posti di lavoro".