Ieri sera, a Porto Tolle si è svolta, organizzata dalla rete dei comitati per l'ambiente, un'interessante conferenza sul bilancio energetico nazionale e i rischi sanitari connessi alla riconversione a carbone di Polesine Camerini.
In questa mia riflessione non mi voglio soffermare sui contenuti, che altri sapranno di sicuro meglio delineare di me, ma sulla persistente omertà e servilismo della gente del Delta verso Enel, le autorità locali, provinciali e regionali erano state invitate, eppure si sono defilate con belle e-mail, e lettere infarcite di parole inutili.
Riflessione amara, per chi crede nel futuro di questa terra, quasi uno schiaffo nel vedere poca gente di Porto Tolle presente nella sala, interessata a conoscere rischi e prospettive per il loro prossimo futuro.
Da "uomo" nato e cresciuto in questa zona, non mi aspettavo nulla di meglio, però è sempre un dolore non vedere una reazione da parte delle persone che, nel nome del lavoro, accettano passivamente tutto, senza neanche soffermarsi a riflettere.
Qualche anno fa, il mio maestro all'Università soleva dire che esiste un lavoro buono e uno cattivo.
Vi chiedo come possa essere definito un impiego che avvelena salute ed ambiente, e blocca lo sviluppo turistico di una delle aree umide più belle d' Europa ?
per Sel
Fabio Finotti
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