Scade oggi il termine per la presentazione delle liste elettorali nei Comuni polesani che andranno al voto per il rinnovo delle Amministrazioni locali.
Sel, coerentemente con quanto già dichiarato pubblicamente in più occasioni, ha cercato di avviare un confronto con le forze politiche del centro sinistra con l’obiettivo di consolidare un ampio schieramento di forze in grado di aprire una nuova fase politica nel nostro territorio.
Tale esigenza assume ancora maggiore rilevanza proprio in ragione di come si sono affrontate e perse le ultime elezioni a Rovigo ed in molti altri Comuni polesani, in conseguenza della scelta miope del Pd di “regolare” al proprio interno gli equilibri elettorali, sottraendosi di fatto al confronto con le altre forze di sinistra.
Evidentemente quello stesso gruppo dirigente, responsabile di quelle sconfitte e non pago di aver contribuito a consegnare al centro destra Comuni storicamente governati dal centro sinistra, ritiene ancora una volta di procedere in questa direzione senza prospettiva, predicando bene nei convegni pubblici ma razzolando male nella realtà.
Ancora una volta prevale dunque l’ambiguità e si preferisce continuare nella logica degli accordi sotterranei tra forze magari disomogenee, piuttosto che ricercare accordi di prospettiva con forze politiche come Sel che hanno al centro della loro azione temi quali il lavoro, le politiche sociali, la sana e corretta amministrazione del bene pubblico, la salvaguardia dell’ambiente.
Naturalmente Sel si è sottratto alla logica di proporre proprie liste locali, pur avendone in qualche caso la possibilità come a Taglio di Po, per non disorientare ulteriormente un elettorato già duramente provato dalle difficoltà prodotte da accordi elettorali che vedono, in qualche caso, forze di sinistra andare allegramente a braccetto con forze di destra o con la Lega.
Abbiamo riflettuto a lungo su questa opportunità e alla fine abbiamo scelto di non prestarci al gioco al massacro che alcuni dirigenti del Pd perseguono da tempo cercando di emarginare definitivamente una visione progressista di sinistra dal panorama politico locale, non esitando pur di raggiungere il loro obiettivo, anche a consegnare il loro partito alla sconfitta come accaduto a Rovigo.
Noi siamo impegnati a realizzare un percorso alternativo e impegneremo i nostri militanti e i nostri elettori a sostenere i candidati locali che più garantiscono questa prospettiva, trascurando invece coloro che teorizzano pericolose involuzioni per il futuro della sinistra.
Va da sè naturalmente che per Sel si aprirà una nuova fase nella quale riconsiderare i rapporti nell’ambito del centro sinistra, almeno fino a quando il gruppo dirigente del Pd non uscirà dalle troppe ambiguità che ne caratterizzano l’azione, riaprendo un confronto che ponga l’insieme della sinistra e lo stesso Pd nella condizione di rispondere ai cittadini delle proprie scelte e delle alleanze, che non possono essere solo di natura elettorale o spartitoria come troppo spesso accade.
Noi non rinunceremo a rapportarci direttamente con i cittadini e gli elettori sia in campagna elettorale che nella fase amministrativa susseguente e lo faremo con la forza delle nostre proposte, in contrasto con le trasversalità politiche che oggi stanno interessando e avvelenando la politica.
Se la responsabilità storica e politica del Pd è quella di consegnare la prospettiva della sinistra alla incertezza e alle logiche di piccolo cabotaggio di una parte del proprio gruppo dirigente, quella di Sel vuole restare ferma nel tenere aperta una porta che mantenga inalterate le speranze di molti elettori progressisti che, delusi da questi comportamenti, rischiano di essere consegnati all’antipolitica e all’astensionismo.
Segreteria provinciale SEL
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