domenica 4 settembre 2011

Avvio della raccolta firme per il Referendum abrogativo modifiche art.30 Legge Parco

da sinistra Beppe D'alba, Elia Barchetta, Massimo Benà, Mirko Bolzoni, Lorenzo Feltrin e Maria Luisa Rizzato
Ieri all'Arci si è tenuta la conferenza stampa per l'avvio della raccolta delle firme da parte di Sel, IdV, la FdS e i Verdi  per il referendum regionale di abrogazione delle modifiche all'art. 30 della Legge istitutiva del Parco regionale veneto del Delta del Po, approvate dal Consiglio regionale nel luglio scorso.
Le firme da raccogliere sono 30mila entro marzo 2012, in tutte le province del Veneto. Si confida di riuscire, ma serve la mobilitazione più ampia possibile perchè l'esito del referendum sia positivo, come è avvenuto per i referendum di giugno su acqua, nucleare e legittimo impedimento.

Riporto qui  il  testo del mio breve intervento di ieri:
La modifica operata  dal Consiglio regionale nel luglio scorso è senza ombra di dubbio una  vergogna per la politica veneta,
essendo sfacciatamente e dichiaratamente ritagliata sul progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle, già presentato  e bocciato dal Consiglio di Stato. E' una modifica "ad aziendam" e favorisce interessi particolari anzichè generali e perciò offende ogni minimo senso di giustizia ed una concezione della politica come ricerca del bene comune.
Noi di Sinistra ecologia e libertà abbiamo appoggiato fin dall'inizio l'idea del referendum abrogativo per restituire dignità alla politica, contro una classe dirigente trasversalmente piegata agli interessi delle lobby aziendali e fondamentalmente preoccupata della propria sopravvivenza. All'interno di questo quadro leggiamo anche il voto del Consigliere regionale polesano Azzalin, unico del PD in Regione ad aver votato a favore delle modifiche alla legge, mentre il suo partito si è astenuto.

Ci impegneremo con tutte le nostre forze per la raccolta delle firme e perchè il referendum regionale abbia esito positivo, chiamando a raccolta tutte le persone che lo vorranno, oltre gli schieramenti politici e partitici.

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